Noam Chomsky: Le 10 strategie di manipolazione che dobbiamo conoscere!
- gianpaolo.pavone
- 5 ago
- Tempo di lettura: 6 min
Oggi parlimo di Manipolazione.
E chi mi conosce sa quanto mi sia speso per divulgare queste tematiche, (attraverso i miei Contenuti, Libri, Academy, Post, Newsletter, Interviste, ecc. ) come forma di tutela, nella vita, nella società, e nel mondo del lavoro. Come sono solito dire infatti: “ Più sono ignoranti, ..meglio vengono comandati! “ !
Lui è NOAM CHOMSKY, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita.
Ha elaborato le 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media che stai per conoscere.
La conoscenza delle strategie di manipolazione mediatica di Chomsky è uno strumento potente per navigare nel complesso panorama informativo odierno, proteggendo sia gli interessi personali che quelli aziendali e promuovendo una società più informata e critica
Ma andiamo per gradi.
Nell'era digitale, dove mai come oggi abbiamo e stiamo assistendo costantemente ad un flusso costante di disinformazione e le narrazioni distorte (vedi scandalo USAID ecc., narrazioni sistematiche e vergognosamente false su Guerre, Epidemie, Politica, ecc. ecc.) , la profonda comprensione delle strategie di manipolazione mediatica delineate da Noam Chomsky, a mio avviso si rivela un vero e proprio strumento potente e indispensabile per decodificare il complesso ed insidioso panorama informativo contemporaneo.
Essere a conoscenza di come i media e le élite possono modellare il consenso e pilotare l'opinione pubblica permette non solo di affinare il pensiero critico, ma anche e soprattutto direi, di proteggere i propri interessi personali ed aziendali. In che modo?
Sul fronte AZIENDALE, questa consapevolezza si traduce in una robusta difesa contro rischi reputazionali, in una migliore analisi del mercato e in una gestione più strategica della comunicazione. Comprendere come le percezioni pubbliche possono essere modellate o distorte è cruciale per tutelare l'immagine del brand, anticipare le crisi legate a campagne di disinformazione (mirate o meno), interpretando correttamente le tendenze sociali e politiche che influenzano il proprio settore, e prendere decisioni strategiche basate su una comprensione più autentica della realtà.
Sul fronte PERSONALE invece, l'adozione di tale prospettiva critica non è solo un atto di auto-protezione o di vantaggio competitivo, ma un contributo fondamentale alla costruzione di una società più resiliente, informata e, soprattutto, critica. Incoraggia la cittadinanza, promuovendo un dibattito pubblico più sano e fondando su prove anziché su emozioni o propaganda, e rafforza le basi democratiche, arginando i tentativi di controllo del consenso e favorendo l'emergere di una coscienza collettiva più avveduta e meno vulnerabile alla manipolazione.
Ma andiamo a conosce le 10 Strategie che ci spiegano come i media influenzano le nostre menti! Scopriamole assieme!
▶️ 1 LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE. L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
▶️ 2 CREARE PROBLEMI E POI OFFRIRE LE SOLUZIONI. Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
▶️ 3 LA STRATEGIA DELLA GRADUALITÀ. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
▶️ 4 LA STRATEGIA DEL DIFFERIRE.Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
▶️ 5 RIVOLGERSI AL PUBBLICO COME AI BAMBINI. La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” .
▶️ 6 USARE L’ASPETTO EMOTIVO MOLTO PIÙ DELLA RIFLESSIONE. Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
▶️ 7 MANTENERE IL PUBBLICO NELL’IGNORANZA E NELLA MEDIOCRITÀ. Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
▶️ 8 STIMOLARE IL PUBBLICO AD ESSERE COMPIACENTE CON LA MEDIOCRITÀ. Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti .
▶️ 9 RAFFORZARE L’AUTO-COLPEVOLEZZA. Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!
▶️ 10 CONOSCERE GLI INDIVIDUI MEGLIO DI QUANTO LORO STESSI SI CONOSCONO. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
PERCHE’ IN FINE TI TORNERA’ UTILE CONOSCERLE?
Innanzitutto così le aziende che sono consapevoli di queste strategie possono adottare pratiche di comunicazione più etiche e responsabili, evitando di cadere nella trappola della manipolazione e contribuendo a un ambiente mediatico più sano e trasparente.
Poi gli imprenditori possono utilizzare questa conoscenza per adattare le proprie strategie di comunicazione e marketing, rendendole più efficaci e meno suscettibili a influenze esterne negative. Ad esempio, possono evitare di utilizzare tecniche manipolative che potrebbero danneggiare la fiducia dei consumatori a lungo termine. Essere consapevoli delle tecniche di manipolazione può stimolare l'innovazione, poiché le aziende possono cercare modi nuovi e più autentici per comunicare con i propri clienti, distinguendosi dalla concorrenza che potrebbe fare affidamento su pratiche meno etiche.
E tu conoscevi già queste tecniche?
Che idea ti sei fatto a riguardo?
E soprattutto credi possano esserti utili in futuro?
Grazie per l’ascolto.
Gianpaolo Pavone
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